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DOOR FAN TEST

UGO TOZZI • gen 04, 2024

DOOR FAN TEST



COS’È IL DOOR FAN TEST?

Il Door Fan Test (o test di tenuta, test di integrità, prova con ventilatore sulla porta) è una particolare procedura che verifica la permeabilità di un locale o meglio la sua "tenuta". Nel caso dei sistemi antincendio con estinguenti a gas esso permette di determinare se il volume protetto è in grado di trattenere o meno il gas scaricato e di mantenerne un adeguata concentrazione per un certo periodo di tempo detto tempo di permanenza (soaking time, hold time).


QUANDO È NECESSARIO IL DOOR FAN TEST?

Il fan door test è obbligatorio ogni qual volta viene progettato ed installato un sistema estinguente a gas, in alternativa ad una prova di scarica completa del gas, che risulta ben più costosa.


Il test è richiesto da tutte le principali norme tecniche come UNI EN 15004-1, ISO 14520-1, NFPA 2001, UNI 10877-1, UNI 11280.


Il risultato del Door Fan Test fa parte della certificazione che l’installatore è tenuto a fornire al cliente.


Il test è necessario non solo nella fase iniziale di messa in servizio e accettazione del’impianto ma deve essere ripetuto in caso si accertasse, durante l’ispezione periorica (semestrale o annuale), una possibile variazione dell’integrità del locale a causa, per esempio, di attraversamenti murari o altri cambiamenti al volume.                        Il Door Fan Test è inoltre richiesto anche in caso di smarrimento della sua documentazione ed in fase di revisione programmata dell’impianto (decennale).


PERCHÉ È IMPORTANTE?

Il corretto funzionamento di un sistema di estinzione a gas, e quindi la sua efficacia in caso di reale incendio, dipende dalle caratteristiche di tenuta del volume in cui è scaricato. Un volume troppo permeabile non tratterrà abbastanza a lungo il gas estinguente, aumentando quindi il rischio di riaccensione del focolaio dopo la scarica. Il Door Fan test è altresì necessario per dimensionare correttamente la serranda di sovrappressione.


Autore: UGO TOZZI 04 gen, 2024
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Autore: noreply.site 12 ago, 2019
È fondamentale che l’estintore non solo sia sempre mantenuto in perfetta efficienza e funzionalità attraverso la regolare manutenzione periodica prevista dalle normative vigenti e svolta da personale competente e qualificato, ma soprattutto che sia collocato in modo adeguato affinché, in caso di necessità, possa essere sempre disponibile per l’uso immediato da chiunque e, pertanto, posto in posizione visibile e raggiungibile Cosa dicono le normative Sono diverse le normative che offrono indicazioni circa il corretto posizionamento degli estintori. Devono essere posizionati a parete, mediante idonei supporti a muro che ne consentano il facile sganciamento come prescritto dalla norma UNI EN 3-7. In alternativa, possono essere posizionati su appositi dispositivi mobili quali piantane dotate di asta e cartello di segnalazione. Su questo aspetto il Nuovo Codice di prevenzione incendi prevede che, per consentire a tutti gli occupanti di intervenire immediatamente su un principio di incendio, le impugnature dei presidi manuali dovrebbero essere collocate ad una quota pari a circa 110 cm da terra, così da permettere di afferrare agilmente l’estintore e di rimuoverlo in modo celere e sicuro dal supporto su cui è fissato. Si ricorda che la norma UNI 9994-1 sancisce che l’estintore portatile non sia collocato a pavimento. Riguardo la collocazione, le indicazioni fornite dal Nuovo Codice, riprese recentemente anche dal DM 03 settembre 2021 cosiddetto Minicodice, indicano che gli estintori devono essere disponibili all’uso immediato e, pertanto, collocati: - In posizione facilmente visibile e raggiungibile, lungo i percorsi d’esodo in prossimità delle uscite dei locali, di piano o finali; questa indicazione è data per far sì che, in caso di incendio, gli occupanti possano evacuare portando con sé l’estintore per difendersi dalle eventuali fiamme mentre percorrono la via di esodo che li conduce verso il luogo sicuro. - In prossimità delle aree a rischio specifico. Aspetto fondamentale è la distanza di separazione tra più estintori posti a protezione di un singolo compartimento. Il DM 03 settembre 2021 – Minicodice, che va a sostituire il DM 10 marzo 1998, prevede che il posizionamento degli estintori debba essere tale da garantire una distanza massima di raggiungimento pari a 30 m. Nel Nuovo Codice questa distanza può essere di 40 m per i profili di rischio Rvita A1 e A2 o ridotta a 20 m per i profili di rischio Rvita A4, B3, C3, E3. L’accesso agli estintori deve essere sempre libero da ingombri o da qualsiasi impedimento che possa pregiudicare il facile e immediato raggiungimento del dispositivo. Non deve esserci nulla davanti all’estintore che ne renda difficoltosa l’immediata visibilità e la semplicità nel poterlo afferrare. È fondamentale poi che il posizionamento degli estintori sia reso riconoscibile mediante gli appositi cartelli di segnalazione a norma UNI EN ISO 7010.
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